Adesso è ufficiale: anche Carlos Alcaraz ne avrà uno. E così, di colpo, la rivalità con Jannik Sinner si accende anche fuori dal campo.
Nel 2024, il suo anno d’oro, era toccato a Jannik Sinner. Nelle scorse ore è giunta notizia, tuttavia, che anche Carlos Alcaraz si appresta ad entrare nel club di cui, fino a qualche tempo fa, facevano parte solo ed esclusivamente i Big Three.

Quel club, decisamente esclusivo, le cui porte sono spalancate solo ai tennisti che abbiano un logo personale firmato Nike. Cosa che ben presto, stando alle ultime notizie, avrà anche il numero 1 del mondo. Il debutto ufficiale dell’iberico in tal senso avverrà alle Nitto Atp Finals di Torino 2025, dove con ogni probabilità lo spagnolo si presenterà da re del ranking maschile.
Avere un logo non è un semplice “vezzo” grafico: è un riconoscimento che, nel mondo dello sport, segna il passaggio da campione a icona. Lo sanno bene Michael Jordan, che trasformò il suo nome in un marchio leggendario, ma anche Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, ognuno con un simbolo diventato parte della propria identità.
Sinner-Alcaraz, la rivalità diventa (anche) un marchio di fabbrica
Adesso tocca ad Alcaraz, che raggiunge così Sinner anche su questo piano. La rivalità tra i due, già tra le più affascinanti del tennis moderno, si arricchisce dunque di un nuovo capitolo: quello dello stile.

Jannik lo aveva anticipato lo scorso anno, con un logo minimal e pulito, perfettamente in linea con il suo carattere riservato e rappresentativo di tutto ciò che lo simboleggia. Carlos avrà qualcosa di più “esplosivo”, in piena sintonia con la sua personalità solare e la sua energia.
Il duello con Sinner, insomma, non si gioca più solo sulla terra rossa di Parigi o sull’erba di Wimbledon: da oggi continua anche tra loghi, stile e identità.
E chissà, magari alle Finals di Torino, oltre al trofeo, i due si contenderanno anche lo scettro di tennista più iconico del circuito.