Dopo il caso Davis e le polemiche che ne sono derivate, Sinner ritrova a Vienna una persona importantissima. Una presenza che dice più di molte parole.
Da due giorni a questa parte, non si parla d’altro che di questo. Del fatto, cioè, che Jannik Sinner abbia deciso di “scaricare” la Nazionale azzurra e di non presenziare all’edizione 2025 della Coppa Davis.

La polemica non accenna a placarsi e, nelle ultime ore, in quel di Vienna, dove il numero 2 del mondo è impegnato nel torneo Atp 500, il campione altoatesino ha ricevuto la visita di una persona molto speciale. Sono arrivati i rinforzi, in Australia, vale a dire il suo mental coach Riccardo Ceccarelli.
Un arrivo, il suo, che non è passato inosservato.
Ceccarelli, figura chiave nel percorso di crescita di Sinner, lo aveva già raggiunto, infatti, in altri momenti delicati della sua carriera: dopo la separazione dal preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio, in quella fase di transizione che aveva segnato un nuovo inizio per il numero uno italiano.
Arriva a Vienna l’uomo della calma: Ceccarelli accanto a Sinner
Questa volta, il contesto è diverso ma il tempismo del suo arrivo in Austria fa riflettere. In un clima di polemiche e commenti, la necessità di avere accanto a sé il suo mental coach appare come un segnale: più che un intervento tecnico, una scelta per ritrovare equilibrio, concentrazione e tranquillità in vista degli ultimi impegni stagionali e, in prospettiva, della preparazione per l’Australia.

Ceccarelli, fondatore del metodo Formula Medicine, lavora da anni sulla gestione mentale degli atleti di alto livello. Il suo approccio è scientifico ma umano: l’obiettivo non è spegnere le emozioni, ma imparare a controllarle. E forse è proprio questo che Sinner sta cercando ora, dopo giorni in cui si è ritrovato al centro di un dibattito più mediatico che sportivo.
Da Vienna non trapela nulla: né dichiarazioni ufficiali, né commenti social. Chi conosce Jannik, però, sa che quando chiama Ceccarelli è perché vuole fare silenzio intorno a sé e tornare a guardare avanti.