Torna in campo e cambia tutto: l’incredibile trasformazione di Oceane Dodin

La tennista Oceane Dodin torna a giocare dopo mesi di stop e un intervento chirurgico che segna un nuovo capitolo nella sua carriera.

Non era mai successo prima d’ora, ragion per cui la sua storia è alquanto singolare. E proprio perché tale, se ne sta parlando in lungo e in largo. Sì, per chi se la fosse persa, Oceane Dodin è tornata a giocare. Non nel circuito maggiore, ma in uno di quei tornei minori che forniscono ai giocatori il contesto perfetto per rimettere piede in campo, ritrovare ritmo, capire come si sta.

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Torna in campo e cambia tutto: l’incredibile trasformazione di Oceane Dodin (Instagram) – Ilveggente.it

La francese, che compirà 29 anni il prossimo 24 ottobre, era ferma dallo scorso mese di dicembre, per via di un problema all’orecchio che da anni le provoca vertigini. “Vedo tre palline quando c’è il sole”, aveva raccontato, sintetizzando in toto la natura “invalidante” di questo brutto problema.

E così, durante la lunga pausa che si è concessa per risolvere quest’annosa questione, la bella Oceane ha deciso di affrontare anche un’altra sfida, stavolta completamente diversa: si è sottoposta, cioè, a un intervento di mastoplastica additiva. Un desiderio che coltivava da tempo, rimandato solo per ragioni sportive.

Il ritorno (sorprendente) di Oceane Dodin

Il risultato? Un ritorno che è anche di fatto una rinascita, dentro e fuori dal campo, considerando che tante cose sono cambiate da quando la Dodin ha giocato l’ultima volta.

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Il ritorno (sorprendente) di Oceane Dodin (Instagram) – Ilveggente.it

A Reims, nel suo primo torneo dopo l’operazione, ha ritrovato il piacere del gioco e persino un po’ di quel nervosismo pre-match che le mancava, assieme a tutto il resto. Il fisico non è ancora al top – sportivamente parlando, perché per il resto, invece, ci siamo eccome! – ma la testa sì.

E anche se la classifica, in questo frangente, la relega oltre il numero 300 del mondo, il suo sguardo è già rivolto all’Australian Open. Sogna le qualificazioni. E, perché no, un nuovo inizio sotto il sole. Magari con meno vertigini.

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