Sinner ha scelto il silenzio del Garda per ricaricare le pile dopo le Finals: cosa ha fatto prima della tappa a Sesto e della vacanza top secret con Laila.
Dopo aver incendiato il Torino con il successo su Carlos Alcaraz, Jannik Sinner ha fatto ciò che era giusto fare dopo una stagione così incredibilmente intensa: spegnere tutto. Niente interviste, niente apparizioni, niente vita pubblica. Il campione altoatesino ha imboccato la via più semplice e più necessaria: si è concesso, cioè, qualche giorno sul lago di Garda.

Sinner ha scelto la pace assoluta, insomma. Giusto il tempo di concedersi qualche partita a golf con il padre Hanspeter, una tradizione che negli anni è diventata quasi un rito familiare. Tra prati curatissimi e silenzi interrotti solo dal colpo delle mazze, Jannik ha ritrovato la sua dimensione naturale: testa sgombra, zero distrazioni, ritmi lenti.
Poi, come sempre, il passaggio obbligato a Sesto, casa e riparo. Un ritorno breve ma irrinunciabile, necessario per salutare la famiglia, rivedere gli amici storici e respirare quella normalità che nessun trofeo può comprare.
Dal lago a Sesto passando per una meta top secret: il nuovo rituale di Sinner prima di ripartire
Ma la vera parentesi privata arriverà subito dopo il pit-stop al profumo di golf: la fuga romantica con Laila Hasanovic, rigorosamente senza tracce social. Nessuna geolocalizzazione, nessun dettaglio, nessuna foto rubata. La coppia mantiene e continuerà a mantenere, di sicuro, la propria linea di riservatezza, un marchio di fabbrica che li distingue da molte altre star del circuito.

Lei, presente a Torino per tutta la settimana, accompagnerà Jannik anche in questa fase: quella del recupero mentale, della decompressione, del ricaricare non solo i muscoli ma anche la vita. L’obiettivo finale? Arrivare alla seconda metà di dicembre con la mente fresca e il corpo pronto per rimettersi al lavoro con Cahill, Vagnozzi e il team, in vista di un 2026 che si preannuncia ancora più intenso.
Per ora, però, resta questa immagine: Sinner che si toglie il rumore di dosso, che sceglie il lago, la casa, l’amore. Una pausa programmata, necessaria, terapeutica. Il modo migliore per tornare, ancora una volta, più forte di prima.



