A qualche ora di distanza dal fattaccio, è uscita fuori tutta la verità: ecco cosa è successo a Jannik Sinner, l’annuncio è ufficiale
Come noto, Jannik Sinner è stato costretto a ritirarsi durante la finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz. L’azzurro ha alzato bandiera bianca dopo appena 23 minuti, quando era sotto sul punteggio di 0-5 e in evidente difficoltà psico-fisica. Un fulmine a ciel sereno, considerando la cavalcata perentoria che gli aveva visto inanellare – in completa scioltezza – gli scalpi di Daniel Elahi Galan (6-1, 6-1), Gabriel Diallo (6-2, 7-6), Adrian Mannarino (6-4, 7-6), Felix Auger-Aliassime (6-0, 6-2) e Terence Atmane (7-6, 6-2).

«Mi dispiace tanto tanto di deludervi ma da ieri non mi sentivo bene, speravo di migliorare nel corso della notte e invece sono peggiorato. Mi dispiace tanto, molti di voi lunedì devono lavorare o fare qualcos’altro. Carlos, congratulazioni, non è il modo in cui avresti voluto vincere. È stato uno dei tornei più caldi che abbia mai giocato. Grazie per il sostegno», ha dichiarato Jannik nell’intervista post-gara.
Jannik Sinner e tutta la verità sul malessere a Cincinnati: parla il coach Darren Cahill
Dopodiché, sul web e sui quotidiani, si erano susseguite le più disparate teorie circa il malessere accusato dal numero uno al mondo. Poi, poche ore fa, alla vigilia del sorteggio dello US Open, ci ha pensato il coach del classe 2001 altoatesino, Darren Cahill, a fare chiarezza. Intervenuto ai microfoni di Espn, l’australiano ha confermato la teoria più gettonata, ovvero quella secondo la quale il tirolese aveva contratto un virus.

«Jannik ha sofferto per un virus che lo ha costretto al ritiro contro Alcaraz lunedì. Ho parlato un po’ con lui ieri sera. Stava un po’ meglio. Si prenderà anche oggi libero, questo è il piano, e spero che domani possa scendere in campo e iniziare a colpire qualche palla. Siamo fiduciosi», ha detto Cahill.
Fortunatamente, adesso, l’azzurro sta abbastanza bene. È già atterrato a New York e sembrerebbero non esserci dubbi riguardo la sua partecipazione all’ultimo slam stagionale. Salvo clamorosi ribaltoni, il classe 2001 altoatesino esordirà sul cemento di Flushing Meadows – dove si gioca la permanenza in testa al ranking mondiale – contro il ceco Vit Kopriva, attuale numero 87 al mondo. In caso di successo, se la vedrà poi col vincente della sfida tra l’australiano Alexei Popyrin e il finlandese Emil Ruusuvuori. Incrociamo le dita!