Sinner, la Spagna non perdona: scoppia la polemica

Jannik Sinner completamente ignorato nonostante il suo 2025 da dominatore. Scoppia in men che non si dica la polemica social sulla scelta.

Il 2025 di Jannik Sinner è stato leggendario: Australian Open, Wimbledon e Nitto Atp Finals, oltre a tanti altri titoli e il record di prize money da record nella storia del circuito. E il quasi sfiorato Roland Garros, ma vabbè, quella è un’altra storia e fa ancora troppo male per parlarne come se niente fosse.

Sinner
Sinner, la Spagna non perdona: scoppia la polemica (AnsaFoto) – Bettingnews.it

Eppure, quando la Gazzetta dello Sport, il quotidiano sportivo più letto in Italia, ha deciso di assegnare il titolo di “Atleta italiano dell’anno”, non è a lui che ha pensato. A salire sul palco degli Awards del mitico quotidiano rosa non è stato il fuoriclasse di San Candido, ma Lorenzo Musetti.

L’assegnazione, manco a dirlo, ha subito fatto scalpore. Non perché il carrarino non meriti questo riconoscimento, intendiamoci, ma perché ignorare il numero 2 del mondo è stata di certo una scelta audace. La Rosea ha definito il giovane Musetti “una combinazione di classe e sudore”, nonostante una stagione oggettivamente meno scintillante di quella di Sinner.

Il giallo Sinner infiamma i social

Se in Italia c’è chi prova a spiegare la scelta con una lettura “romantica” delle qualità di Musetti, all’estero la Gazzetta è stata messa sotto fuoco. I media spagnoli, in particolare AS, non hanno usato mezzi termini parlando di un “disprezzo nei confronti di Sinner nel suo stesso Paese”.

Musetti
Il giallo Sinner infiamma i social (AnsaFoto) – Bettingnews.it

E così, mentre Musetti brinda e guarda con ambizione al 2026 come possibile terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz, con tanto di novità tecniche e voglia di ridurre il gap, per Jannik si apre una narrativa parallela: quella del fenomeno mondiale che vince tutto, sì, tranne il cuore della stampa nazionale nei riconoscimenti ufficiali.

La morale della favola, a quanto pare, è che nel tennis, come del resto nella vita, non sempre il trofeo più scintillante basta a cancellare i dubbi. O, come in questo caso, a far tacere le polemiche…

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