Sinner e Alcaraz in trappola: il finale amaro che nessuno si aspettava

Giocare al top non è, di per sé, garanzia di successo e Sinner e Alcaraz ne sanno qualcosa. Questa regola del tennis ti lascerà a bocca aperta.

Nel tennis, il circuito maggiore non premia solo chi vince i vari tornei in programma, ma anche chi rispetta le regole del calendario. E se questo non accade, possono verificarsi degli eventi particolarmente insoliti. Come quello, per esempio, al centro del quale si sono ritrovati i due migliori tennisti al mondo, vale a dire Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Sinner
Sinner e Alcaraz in trappola: il finale amaro che nessuno si aspettava (AnsaFoto) – Bettingnews.it

Hanno dominato a qualunque latitudine, spartendosi ancora una volta i 4 tornei del Grande Slam come fossero due amici di lungo corso. Si sono imposti dappertutto, hanno vinto la qualunque, eppure sono stati tagliati fuori da un bonus pool milionario. Per motivi diversi, sì, ma per entrambi è scattata la stessa “punizione”.

Nel caso del campione altoatesino, a pesare è stata la rinuncia a quattro tornei Masters 1000 obbligatori. Ad alcuni di essi non ha partecipato per via della squalifica legata al caso doping, altri li ha bypassati per scelte sue personali legate alla programmazione stagionale. E indovinate un po’? L’aver saltato questi quattro eventi ha comportato l’azzeramento totale del premio bonus che spettava ai migliori 30 della stagione.

Sinner e Alcaraz a mani vuote: il conto è carissimo

Alcaraz, invece, ha pagato cara e amara la mancata partecipazione a eventi obbligatori come il Masters 1000 in Canada e quello di Shanghai, scelta che ha dimezzato il suo bonus potenziale: da 4,8 milioni di dollari, è sceso a 2,4.

Alcaraz
Sinner e Alcaraz a mani vuote: il conto è carissimo (AnsaFoto) – Bettingnews.it

Chi credeva che un successo sul campo bastasse, si è chiaramente sbagliato. L’Atp è ferma e rigida in questo e ha messo in chiaro che il bonus è un extra subordinato alla presenza dei giocatori nei tornei chiave. Qualche rinuncia e via, addio assegno.

Puoi essere numero 1 o 2 del mondo, vincere uno Slam, accumulare trofei; ma se decidi – o sei costretto, come nel caso di Sinner – a saltare, rischi di trovarsi con il portafoglio… asciutto. O quasi, essendo loro milionari indipendentemente dal bonus. Fortuna, almeno quello, che per molti giocatori la salute, il corpo, la preparazione fisica o i tempi di recupero contano più di un bonus…

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