Sinner, che gaffe: la reazione che divide il web

Un post scatena il dibattito su Jannik Sinner: domanda provocatoria, gaffe da non credere e un’ondata di reazioni tra sportivi, politici e tifosi.

È bastato un cinguettio perché la giornata, di colpo, si facesse incandescente. Tutto è cominciato – anzi, è proseguito, considerando che già da ore non si parlava d’altro che di questo – Bruno Vespa ha pubblicato su X una domanda dal tono estremamente polemico.

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Sinner, che gaffe: la reazione che divide il web (AnsaFoto) – Bettingnews.it

“Perché un italiano dovrebbe tifare per lui?”, ha chiesto retoricamente il giornalista riferendosi a Jannik Sinner e ricollegandosi, come facilmente intuibile, alle polemiche legate alla sua assenza in Coppa Davis. Una frase già pungente di per sé, cui ha poi aggiunto: “Parla tedesco, vive a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la Nazionale”. Fin qui la polemica, ma a renderla virale è stata la gaffe, che non è passata per nulla inosservata.

Vespa ha scritto, in conclusione del post, “Onore ad Alvarez”, confondendo il rivale dell’azzurro Carlos Alcaraz con un inesistente “Alvarez”. Il web non ha perdonato, figurarsi, tanto è vero che, nel giro di pochi minuti, erano già arrivati migliaia di commenti all’insegna del sarcasmo, dell’ironia e delle difese del campione azzurro.

Sinner, un lapsus diventato caso nazionale

La discussione sulla sua rinuncia alla Coppa Davis, ad ogni modo, ha ben presto travalicato i social per raggiungere anche la politica. Matteo Salvini ha difeso l’altoatesino: Non farei processi, è un orgoglio italiano”, mentre Dino Zoff invita alla misura: “Sta facendo cose straordinarie – ha detto riferendosi all’azzurro – per cui ci sta che si possa fermare un attimo, anche perché l’Italia ha un’ottima squadra in Davis”.

Vespa
Sinner, un lapsus diventato caso nazionale (AnsaFoto) – Bettingnews.it

Anche Paolo Bertolucci, ex capitano azzurro, riporta tutto su un piano tecnico: “Nel tennis moderno la Davis conta sempre meno (…) Gli Slam sono l’obiettivo, non è la prima né l’ultima rinuncia che vedremo”.

Tornando a Vespa, quello linguistico non è stato il suo solo errore. Il vero scivolone, come rilevato da diversi follower, è stato quello di giudicare l’appartenenza in base alle sue origini e alla lingua che parla.

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