Alla vigilia della finale di Vienna, uno scambio surreale che ha avuto come protagonista Sinner ha scatenato i social: ironia, battute e un retroscena tutto da scoprire.
A Vienna, alla vigilia della finale del torneo, che sappiamo essere stata vinta da Jannik Sinner al culmine di una gran bella battaglia contro Alexander Zverev, l’atmosfera era tesa ma non troppo.

Lo dimostra il fatto che il numero 2 del mondo, insieme a Matteo Berrettini, abbia regalato ai tifosi un momento di leggerezza destinato a diventare virale: un botta e risposta esilarante nel backstage del torneo, condiviso poi sui social dal romano. Nel video, i due connazionali si incontrano nei corridoi e si punzecchiano come due vecchi amici. Berrettini, in versione improvvisata da intervistatore, parte subito con una battuta: “Stai veramente bene Jannik!”.
Alludeva ai ricci dell’ex re del ranking Atp, in effetti un po’ “gonfi” e non ben domati. Sinner sorride e replica con la sua ironia tipica: “Hai visto? Con i capelli scompigliati come sempre”. Da lì, è partito uno scambio irresistibile.
Il dialogo surreale tra Sinner e Berrettini conquista Vienna
Berrettini, riccio come lui, ha insistito chiedendo al collega qualche dritta sui “prodotti segreti”, ma Jannik ha candidamente risposto: “Niente, a volte neanche lo shampoo“.
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“Li lavi o non li lavi?”, ha chiesto ancora Matteo, per poi ottenere come risposta un “Dipende dal giorno…”. Il tutto si è chiuso con l’esilarante battuta finale di Berrettini, che ha strappato l’ultima risata: “Sei fortunato a non puzzare!”. Una scena spontanea, ironica e genuina, che racconta meglio di mille parole il clima tra i due: amicizia, leggerezza e rispetto reciproco, anche nel bel mezzo di un torneo.
Sinner, concentrato ma sempre autoironico, ha gestito il momento con la stessa serenità con cui affronta un tie-break. Mentre Berrettini, ancora una volta, ha dimostrato di avere il piglio giusto per trasformare ogni incontro in una storia da condividere. A Vienna, prima della finale, è dunque passato un messaggio importantissimo: il tennis, perché no, può essere anche sorrisi e complicità. E lo shampoo non sempre è obbligatorio, ma facoltativo.



