Ricchi col metodo Srivastava: svelato il trucco dei Gratta e vinci

Un geologo canadese si rende conto di un dettaglio inaspettato nei Gratta e vinci e mette a punto un metodo tutto suo: così la fortuna diventa prevedibile.

Premessa: questa storia sembra un romanzo di fantasia, ma è bene che sappiate che è tutto vera. Inizieremo allora a raccontarla dal principio, da quando, nel 2011, Mohan Srivastava, geologo statistico canadese, si trovò per caso tra le mani un biglietto della lotteria istantanea a tema Tris. Un passatempo qualunque, almeno in apparenza. Ma il suo occhio allenato ai numeri notò subito qualcosa di insolito.

Gratta e vinci
Ricchi col metodo Srivastava: svelato il trucco dei Gratta e vinci – Bettingnews.it

Analizzando i tabelloni, Srivastava si accorse che i numeri non erano distribuiti in modo davvero casuale. Alcuni comparivano più volte, altri una sola. Notò che proprio questi, nella maggior parte dei casi, corrispondevano ai simboli vincenti nascosti sotto la patina argentata. Bastava dunque individuare tre singletons allineati in una riga per prevedere, con un’accuratezza del 90%, se il biglietto fosse vincente.

Realizzò subito che la sua scoperta era, almeno potenzialmente, milionaria. Srivastava avrebbe potuto approfittarne, ma decise di non farlo. “Sarebbe stato meno redditizio e molto meno divertente del mio lavoro”, spiegò. Sapete, invece, cosa fece? Contattò seduta stante l’Ontario Lottery and Gaming Corporation, che ritirò il gioco dal mercato nel giro di 24 ore.

La matematica batte la fortuna: il clamoroso caso Srivastava

La notizia fece comunque il giro del mondo, non fosse altro perché il metodo Srivastava dimostrava che perfino i giochi d’azzardo considerati più sicuri potevano essere “prevedibili” agli occhi chi conosceva le regole della probabilità.

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La matematica batte la fortuna: il clamoroso caso Srivastava – Bettingnews.it

L’uomo, in seguito, verificò che una versione adattata del suo sistema aumentava notevolmente le possibilità di vincita anche in altri Gratta e vinci.

Il caso aprì un dibattito enorme sul tema, naturalmente, dell’effettiva casualità della fortuna. Quanto, iniziarono a chiedersi tutti, è solo una questione di numeri e schemi che sfuggono ai più? Da quel giorno, le società produttrici di lotterie hanno rinforzato gli algoritmi di generazione casuale, ma una certezza resta: contro l’intuizione e la logica di un matematico, anche la sorte può perdere.

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