Bianca Behulova accende il Natale 2025 con un abito rosso dalla scollatura estrema e una frase provocatoria che fa impazzire i follower.
Bianca Behulova non è nuova a foto che catturano l’attenzione. Ha un fascino tale, del resto, che è molto difficile che un suo scatto resti nell’ombra o che finisca nel dimenticatoio in tempi rapidi.

Questa volta, poi, ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella, ragion per cui ci sono altissime probabilità che di questa immagine si continui a parlare a lungo. La tennista slovacca ha pubblicato una foto natalizia che ha rapidamente fatto il giro dei feed: indossa un abito rosso lungo, elegantissimo e molto attillato, con una scollatura così pronunciata da lasciare poco margine all’immaginazione.
E fin qui non ci sarebbe nulla di strano per chi la segue abitualmente, considerando che Bianca ha l’abitudine di postare scatti del genere piuttosto di frequente. La vera miccia è stata la didascalia: “Caro Babbo Natale – scrive ironicamente e provocatoriamente l’incantevole tennista e content creator – garantisco di essere stata ancora più buona quest’anno…”.
Bianca Behulova regina del Natale: la foto in rosso conquista tutti
Una frase che, abbinata allo scatto, ha infiammato la sezione commenti: un mix perfetto di ironia, malizia controllata e consapevolezza dei propri mezzi. Behulova gioca con l’immaginario natalizio, ma lo ribalta con un tono che strizza l’occhio ai follower, invitandoli, neanche troppo velatamente, a leggere tra le righe. E il pubblico, manco a dirlo, ha risposto in massa.

La tennista, poco conosciuta al grande pubblico ma amatissima da chi bazzica sui social e segue i circuiti minori, ha costruito negli ultimi anni un profilo social molto curato. Look sensuali, outfit ricercati e una comunicazione diretta che punta su stile e femminilità: una formula che funziona e che le sta garantendo numeri sempre più importanti.
Il post natalizio, dunque, è solo l’ultimo colpo da maestra: atmosfera da film, abito che sembra creato per esaltare le sue curve pericolosissime e quell’ironia birichina che la rende immediatamente riconoscibile.



