Lontano dai riflettori, Jannik Sinner sta giocando un’altra partita: quella della costruzione del suo piccolo impero, tra Milano e Montecarlo
Mentre a Torino si consuma la sfida tra i migliori otto tennisti del mondo, un’altra partita – ben più silenziosa e di certo meno eclatante delle Finals – si sta disputando proprio in questi giorni tra Milano e Montecarlo.

È quella della Sinner Spa, il sistema societario che ruota intorno al campione altoatesino e che, passo dopo passo, sta assumendo i contorni di un vero e proprio impero personale. Dalle carte notarili, come ha riferito il Corriere della Sera in un recente servizio, sono emersi movimenti alquanto significativi: un mutuo da oltre 4 milioni della durata di 15 anni, tanto per cominciare, finalizzato all’acquisto di due immobili nel cuore di Milano, in corso Venezia.
Due operazioni, curate da studi di primo livello, che segnano molto probabilmente l’inizio di una nuova strategia. E che sono chiaramente indicative del fatto che qualcosa di nuovo, è evidente, stia bollendo in pentola.
Sinner, un impero che cresce lontano dai riflettori
Dietro i numeri, infatti, ci sarebbe un progetto ben più ampio: la trasformazione di Foxera, vale a dire, da piccola accomandita immobiliare a società a responsabilità limitata, pronta a muoversi su terreni più ambiziosi.

È il segnale che Sinner, a soli 24 anni, ha già iniziato – saggiamente, aggiungeremmo – a pianificare il proprio futuro come imprenditore, consapevole del fatto che non potrà essere un atleta a vita. E mentre la sua residenza resta nel Principato, una parte dei suoi guadagni comincia quindi a tornare in Italia, con investimenti che parlano di radici, fiducia e visione. Con buona pace di quanti, nel tempo, hanno contestato la sua scelta di vivere a Montecarlo e di non pagare le tasse, dunque, nel Bel Paese.
Il disegno complessivo è chiaro: Sinner sta costruendo qualcosa che va oltre i campi da tennis, un modello di gestione moderno, in cui performance e patrimonio si intreccino. Un piano a lungo termine, se vogliamo, lungimirante, all’interno del quale la stabilità economica possa avere lo stesso peso del talento.



