Look da standing ovation, ma Eugenie Bouchard ruggisce solo a metà

Eugenie Bouchard, in leopardato e splendida come sempre, ha affrontato qualche giorno fa un evento del tutto inaspettato: non c’è stato niente da fare.

Eugenie Bouchard è sempre stata perfettamente in grado di coniugare sport e appeal mediatico: finalista a Wimbledon da giovanissima, numero 5 al mondo nel 2014 e icona in molti sensi, continua a farlo tuttora. Non con la maestria di prima, però, a quanto pare.

Bouchard
Look da standing ovation, ma Eugenie Bouchard ruggisce solo a metà (Instagram) – Bettingnews.it

Ora che ha lasciato per sempre il tennis la scena ha cambiato ritmo, e un recente video sembrerebbe testimoniarlo con una certa chiarezza. Nella clip in questione, il popolo dei social ha avuto la possibilità di assistere ad un “simpatico” – forse non per lei… – duello sul campo con una bambina di 6 anni: un momento ludico, sì, ma che è diventato virale proprio per il risultato, nella misura in cui è stata la piccola aspirante campionessa ad avere la meglio sull’ex stella del circuito Wta.

Una sconfitta che sembra cozzare in modo prepotente, oltretutto, con le fotografie che l’ex tennista, oggi giocatrice di pickleball, aveva postato qualche ora prima. In quegli scatti sfoggiava un look maculato assolutamente perfetto, da modella, meraviglioso sul suo corpo tonico ed allenato.

Bouchard graffia ma non graffia: l’abito da solo non basta

Quello che è successo in campo, però, ha dimostrato che nel rettangolo di gioco non bastano le pose, i riflettori o la fama. Che non è sufficiente un vestito leopardato per essere “graffianti”. Neanche per chi ha vissuto anni in cima.

 

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Ecco spiegato, dunque, perché il video sia diventato virale: per ricordarci che nel tennis, come nella vita, il look è accessorio e non è necessariamente garanzia di “sostanza”. Bouchard ha sorriso, ha provato, ha partecipato, ma il risultato ha raccontato un’altra storia e di fronte ad esso non c’è stampa maculata che tenga.

E forse è proprio questa la parte più interessante: la campionessa che impara, ancora una volta, che certe “lezioni” sono inaspettate. Ma anche che non sempre il look rispecchia l’attitudine.

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