Camila Giorgi rompe il silenzio in tv e parla del suo futuro. Dietro le sue rivelazioni si nasconde molto di più di un semplice addio ai campi.
In tanti si sono chiesti, nei giorni scorsi, quando ha pubblicato la foto di uno scorcio inconfondibile, che cosa ci facesse a San Marino. E non ci è voluto molto perché la loro curiosità venisse soddisfatta.
Camila Giorgi era lì per partecipare a “Il Colibrì – Spazio di Libertà“, andato in onda giovedì sera su San Marino RTV. E prima ancora di entrare in studio, davanti al microfono di un giornalista, si è raccontata con quella calma che le è sempre appartenuta e della quale aveva fatto, praticamente, il suo marchio di fabbrica. La calma serafica che solo le scelte definitive, come quella che ha fatto lei poco più di un anno fa, per l’appunto, sanno dare.
L’ex tennista azzurra, che più tardi è stata ospite di Giovanni Terzi, ha parlato al passato del tennis con una lucidità che ha sorpreso molti. Con una freddezza che tuttavia, in realtà, non ci sorprende. Quando le è stato chiesto se la sua vecchia vita le mancasse, pensate un po’, ha risposto così: “Il professionismo non mi manca. Il tennis fa ancora parte della mia quotidianità, ci gioco tutti i giorni”.
Camila Giorgi tra passato e nuovi orizzonti
Non un filo di nostalgia, dunque, nelle sue parole. Solo tanta consapevolezza. Camila ha anche spiegato che la libertà non è un traguardo recente, considerando che si era supposto che se ne fosse riappropriata solo dopo l’addio al tennis.
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“La libertà? L’ho sempre avuta. Oggi apro le porte a nuovi orizzonti“. Parole semplici, dal significato importante, pronunciate con il tono di chi ha imparato a scegliere senza paura. E quei “nuovi orizzonti” non sembrano soltanto un modo per dire che il tennis è alle spalle. Ci si può leggere dentro l’inizio di una fase personale diversa, a metà tra la moda, che resta la sua grande passione, e un futuro che sa di stabilità e di nozze.
Certo è, in un mare di domande, che lontana dai campi continua a esercitare un fascino unico: diretto, magnetico, imprevedibile. E la sensazione, ascoltandola, è che non abbia chiuso una porta ma semplicemente cambiato direzione. La stessa grinta, la stessa eleganza, ma uno sguardo nuovo verso un orizzonte che, forse, la rispecchia un po’ di più.
