Ufficialmente lanciata la sfida al dominio assoluto di Sinner e Alcaraz. Il duopolio tiene, ma la caccia è aperta: ecco chi ha dichiarato loro guerra.
Non che ce ne fosse effettivamente bisogno, intendiamoci, visto che lo sapevamo già tutti, ma il 2025 ha consacrato Jannik Sinner e Carlos Alcaraz come coppia dominante del tennis mondiale.

Un duopolio che già da tempo ha spazzato via la vecchia guardia e stabilito, alla luce di ciò, delle gerarchie completamente nuove. Ma Daniil Medvedev, tra i pochi rimasti a non essersi arresi al loro strapotere, non ha intenzione di restarsene a guardare dalla finestra. Altroché. Men che meno adesso, considerando che ha ritrovato quella fiducia in sé che, strada facendo, aveva in parte perso.
“C’è stato un momento – ha dichiarato il russo in una recente intervista – in cui ho pensato di avere 29 anni, che forse ero arrivato alla fine. Che non avrei giocato più come prima. Già prima di Pechino e Shanghai, però, ho sentito che le cose stavano cambiando. Ho ricominciato a colpir bene la palla, sento di poter perdere solo da Sinner e Alcaraz“.
Rogne per Alcaraz e Sinner
Medvedev non è uno sprovveduto, naturalmente. Ha una grandissima esperienza e sa che la strada per battere i due mostri sacri del circuito maggiore è in salita: nel 2025 non è andato oltre il secondo turno nei Major, lontano dalle glorie che un tempo lo avevano consacrato. Il contrattacco, tuttavia, sembrerebbe pronto.

Dalla sua ha delle armi di non poco conto, come l’esperienza, il contrattacco strategico, la resilienza. Sa calibrare il servizio, alzare il ritmo da fondo, ragion per cui potrebbe potenzialmente essere in grado di sfruttare ogni errore dei due giovani re: è la sua carta da giocare.
Ecco allora che le dichiarazioni dell’ex numero 1 del mondo suonano come una sveglia: c’è ancora spazio per cambiare gli equilibri, per strappare un titolo, per rimettere in discussione un dominio che sembra stabilito. Perché se Sinner e Alcaraz sono oggi il presente – forse anche il futuro – del tennis, la presenza di un terzo incomodo non è affatto da escludere. Allacciate le cinture, allora: se Medvedev farà ciò che promette, aspettatevi suspense e colpi di scena clamorosi.



