Berrettini si allena a Torino con una sessione tutta da ridere: prima il calcio-tennis, poi i colpi veri. Nel mentre, anche un piccolo tuffo nel passato.
Matteo Berrettini, che nei prossimi giorni sarà impegnato a Bologna per le Finals di Coppa Davis, è ben consapevole di quello che lo aspetta. Sa che, in assenza di Jannik Sinner, sarà lui il singolarista più esperto in gara alla competizione tra squadre, con tutte le responsabilità che, inevitabilmente, ne deriveranno.

Non lascerà nulla d’intentato e lo si evince anche solo dal fatto che, in prospettiva di questo appuntamento, abbia deciso di optare per un allenamento dal sapore alquanto insolito al circolo della stampa Sporting, a pochi passi dall’Inalpi Arena e dallo stadio olimpico Grande Torino.
Canotta bianca, cappellino nero e l’immancabile sorriso: Berrettini ha lavorato con il suo coach Alessandro Bega in un clima di grande serenità, alternando momenti di concentrazione a parentesi più leggere. Un modo perfetto per prepararsi alla prossima avventura in azzurro, dove punta a tornare protagonista dopo un 2025 complesso ma ricco, soprattutto nella parte finale, a dispetto delle aspettative, di segnali positivi.
Altro che palestra: Berrettini si dà al calcio-tennis
Il suo è stato un riscaldamento alternativo, dicevamo: pallone tra i piedi, tocchi di fino e qualche risata con il coach Alessandro Bega ed ecco servita la perfetta seduta di calcio-tennis. Una “new entry inaspettata”, chiamiamola così, nel programma di allenamento in vista della Davis.
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Poi, naturalmente, ha impugnato la sua racchetta e ritrovato la concentrazione necessaria per la sessione tecnica. Ha anche mostrato, come si evince dai video circolati sul web, un’energia contagiosa, oltre ad essersi concesso un siparietto revival con il suo ex allenatore Vincenzo Santopadre.
Tra pochi giorni ci sarà la Davis, e Berrettini vuole arrivarci pronto: fisicamente, mentalmente, ma anche con quella leggerezza che da sempre lo distingue.
Perché, in fondo, tra un dritto e una volée, anche un pallone può aiutare a ritrovare la testa giusta.



